venerdì 24 febbraio 2012

Ho scelto di ascoltare il silenzio interiore
e, fuori, il sibilo dell'aria,
mentre diventa vento,
e d'un tratto si fà tempesta
che mena i rami sui vetri
di una casa ormai senza porte nè finestre
che fu la mia
la tua
e di tutti coloro che l'hanno già abitata,
di coloro, anche fantasmi, che la continueranno ad abitare.
Adesso, il silenzio mi ama, mi avvolge, mi stravolge,
tra le sue braccia scorticate
da tutti quelli che prima di me
vi si sono divincolati
mentre io resto muta
assente
perdo memoria di te
dei tuoi baci
delle carezze
della nostra ultima notte d'amore
delle parole che avremmo potuto tacere
e che ci hanno allontanati.F.F.

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