lunedì 30 aprile 2012

Io mi chiamo col tuo nome...

"Io mi chiamo con il tuo nome,
con la bellezza delle sillabe che si avvinghiano alla mia bocca,
e si annodano al mio cuore.
Io ti chiamo ed è come si rinascessi di una vita che abbiamo già vissuto,
quando tenui fanciulli ci conoscemmo nell'Eden,
e tu chiamavi me con il tuo nome,
e non hai ancora smesso.
Ed ora che ti riassaporo tra le tremanti membra di un cielo oscuro,
io continuo ad annodar ealla tua anima il mio cuore ".F.F

Dedicata agli amici del nuovo gruppo Leggere, Leggere, Leggere...grazie per l'aggiunta, ma quanto mi piaceeeeeeeeee....
...venite a trovarmi sul mio profilo FB...https://www.facebook.com/federica.ferretti.cignorosso

domenica 29 aprile 2012

Io ti ringrazio, oggi, per il tuo amore sereno,
che placa il fragore delle acque
sotto i ponti,
durante l'uragano,
che mi allieta gli occhi e distende le rughe del viso,
che mi aiuta a smettere di tremare,
e mi promuove la bonaccia dell'animo ottuso.
E ti ringrazio di restartene lì a guardare
il tempo che passa ma non ci divide...
neppure ci unisce...
solo aiuta ad incontraci nell'illecita vita che rimane,
senza alcuna certezza
di un domani insieme.
Io ti ringrazio perchè non mi chiedi ancora di ricambiare,
non mi chiedi di danzare, ancora per una volta,
e sai aspettare il movimento della marea,
che arriva inaspettato a placare
l'arsura di una ormai selvaggia terra .F.F.
..era amore, amore, amore...
il mio di notte, soffocato dentro all'angusta finestra
da cui ti spiavo, respiravo, accarezzavo,
ti proteggevo,
come una foglia con il suo germoglio,
ed il sole con ognuno dei suoi raggi...
era amore, per i tuoi occhi tristi e le labbra stanche,
era, ed è ancora,
ma tu non non ti volti a guardare indietro,
dove troveresti me,
che sono diventata il tuo passato...F.F.

venerdì 27 aprile 2012

Non è importante che tu venga
adesso, ora, in questo preciso istante,
no, ma che tu torni a sera,
quando le ombre mi inseguono il cuore
ed io non riesco a percepirne altro che il ticchettio impazzito,
nel mormorio dei ricordi che si accavallano
e il brusio dell'angoscia che mi prende
quando ti so al di fuori del perimentro
di questa stanza,
preda di quei sogni che non mi appartengono.F.F.
..ad ogni modo,
continui a vivermi accanto.
Stamane, hai preso con me un caffelatte.
Ieri, hai deciso di stendere ad asciugare il tuo bucato.
Oggi, mi hai indicato le tue mani screpolate.
Penso che se uno riesca ad incarnarsi
così profondamente dentro al cuore dell'altra,
poi, non ci sia più scampo per una normalità qualsiasi.
Tu sei pioggia e sole e primavera in risveglio.
Tutto diventa improvvisamente banale,
anche le mie allegorie di poeta,
di fronte alla semplcità,
disarmanate,

delle tue parole...F.F.

L'amore dei poeti.

L'amore dei poeti non si assomiglia
a quello degli uomini buttati sulla terra.
Essi attraversano la coscienza di ore oscure,
e vagano alla tua ricerca fino ache non ti avranno trovato,
perchè il loro amore é altruista.
L'amore dei poeti, è puro e casto,
è la bellezza di nuvole schiacciate al suolo
che non diventano nebbia
ma coltri d'incanto sopra a cui passeggiare allegramente.
L'amore dei poeti non è mai violento,
ma fluido come ruscelli che s'incanalano
per saziare la tua sete di solitudine.
L'amore die poeti è lunica loro ricchezza,
impastato con mandorle doci e di miele,
l'unico pasto, lauto, di cui poterti saziare.F.F.

giovedì 26 aprile 2012

Non posso promettere
di più di quanto possa mantenere.
Ora, amore, non è un più miraggio il mio cuore
nè l'alba che sogni di vedere al mio fianco
nè l'aria fresca della sera sull'uscio della nostra porta
nè la bellezza mia mentre si rispecchia nei tuoi occhi...
non ti posso promettere ciò che non sono in grado di mantenere, ma solo la mia anima, tra le tue mani...F.F.

Tu sulla Terra...

..La terra ti riaccoglie, amore, e ti sollleva dal tuo dolore,
così come dalla mia disdetta...
Amore, sei di nuovo al mio fianco,
e la terra che ci separava, è un ricordo
che non ci apparterrà mai più.
Ti ho ritrovato, amore, tra la bellezza della gente del mondo,
te, ed il tuo universo che ci assomiglia di nuovo,
ed io non piango più e le mie lacrime non ti bagneranno più l'amato volto...
ti amo mio amore,
quante volte te l'ho urlato in mezzo al vento, e tu non sentivi così addormentato...
invece, ora che ti sei risvegliato,
il freddo delle tue gelide labbra,
è stato solo un incubo lontano nel tempo...F.F.

mercoledì 25 aprile 2012


..amore, sei appena passato..il tuo odore è così forte,qui, tutt'attorno, che mi ha ridastetato, nella mente, i ricordi di un'estate di nuovo alle porte...chissà cosa ti aspetti, da questo mio sguardo inquieto, ma la mia tristezza non è più quella delle antiche giornate, quando il tuo viso era stato appenna nascosto ai miei sogni, ed io tremavo di una tenerezza che avevo creduto per sempre smarrita...F.F.
Non vieni più a trovarmi amore,
nella stanza del mio cuore che un giorno ti appartennne.
E dove ogni cosa è rimsta intatta,
uguale al giorno della tua partenza,
tra cumuli di polverosi ricordi,
sola mia compagnia di queste ore desolanti.
Non verrai più a trovarmi,
fino quando la pioggia ed il vento
non ti spingerano a cercare un riparo.
Allora, saprai che quella porta,
quella della stanza del nostro unico cuore
è rimasta sempre spalancata,
e che io sono rimasta nel medesimo punto
in cui si è fermato il tuo orologio.F.F.
Mi avvio e poi arresto...
e così per ancora mille altre volte al giorno: mi arresto e poi mi ravvio e mi rifermo per un'ultima volta.
Posso ancora bussare alla porta della tua anima?
Puoi ancora accettare che io ti ami in una maniera
così incoerente, incostante, altalenante, come solo chi è folle dell'altro riesce a concepire?...
mi avvio e mi arresto, così per almeno altre mille volte al giorno...fino a che non sari tu, che arriverai, ed io impazzirò definitivamente d'amore...F.F.
Non fermarti a parlare di me, stanotte,
alla strada su cui non smetti d'inciampare
quando nelle pozzanghere ti sembrerà d'intravedere
il chiarore della mia anima di nuovo abbarbicata alla tua.
Non fermarti a ricordare la bellezza delle mie parole
in cui sei rimasto un giorno impigliato.
Non fermarti a chiedere alle tue mani
cosa si siano lasciate scivolare via
il rumore di giorni lontani o la tenerezza della tua ipocrisia.
Ecco, amore, io ti ha restituito al mondo,
alla normalità delle giornate estive che stanno arrivando
io ti ho restituito la tua ipocondria,
a ciascuna delle tue debolezze
io ti ho restituito una vita che io non sono riuscita
a ricolmare, di ciascuna delle identità minime, di povero minimo cuore che non ha saputo urlare più forte di un sussurro quanto io ti abbia amato...F.F.
...oggi, amore, sono qui,
tra le ali unte di quell'angelo cui tu ora,
assomigli, la cui bellezza cioè si è infangata,
che ha dimenticato il suo cielo
per abbracciare la nostra, unica, anima...
ed io ti guardo felice, ma non so più prometterti nuvole e sole, piuttosto la tempesta di questo cuore
impazzito di fronte alla tua dimestichezza
così annientata,
non soltanto per me, ma per tutto ciò che io
inconsapevole
ho suscitato in te...F.F.
..e poi, arriva quel momento, il momento in cui ti devi fermare, perchè è arrivata la tua stazione...lì, sai che ci resterai, a dispetto di tutto e tutti, di un prima e di un dopo...perchè è il tuo momento, ed il suo, di un treno che non puoi più cambiare...


...e se non ti fermi, o ti fermi a rifletterci, a decidere se sia giusto o sbagliato, se tu voglia o meno lasciarti andare, il perchè o il per come... non è mai stato amore...e allora vattene, prima che sia troppo tardi...e non te ne riesca più a liberare...F.F.
Chi ha conosciuto l'amore impossibile, non si accontenta di nient'altro...F.F.
...non avrei mai detto che qualcuno potesse amare così disperatamente una persona...è il tuo amore sulla mia pelle, la notte, che non mi fa dormire...sei tu che mi vieni a cercare di giorno, con una qualsisi scusa, pur di sentirmi parlare...tu a cui la mia vita, dovrà irrimediabilemnte arrendersi...F.F.
Amore, la tua bellezza
è la mia dentro al tuo cuore,
che mi abbraccia e confonde ed ama e rassicura
ed io mi lascio amare perchè
tu sei pioggia ed io sono pioggia
e vento d'estate che sta arrivando
e la mia bellezza è la tua bellezza
dentro al nostro unico cuore.F.F.
...se tu solo immaginassi cosa ho scritto per te stanotte,
nell'ennesimo viaggio
che ho intrapreso per raggiungere il tuo cielo,
dentro cui fermarmi a brillare solo per te, mio amore...
parole d'oro e d'argento,
e polvere d'Africa e a cui ho strappato l'ultimo diamante
da incastonare nel tuo cuore,
che irradiasse il mio affinchè non inciampassi
quando di notte mi avventuro
tra nuvole nere e dragoni
e la mia disperazione,
di quando arrivo alla destinazione sbagliata,
o tu hai smesso di ascoltare la mia voce dentro al vento primaverile...F.F.
..ora capisco,
ma non so decidermi se rinunciare a te,
o lasciarmi amare..
non piove e non fa caldo,
siamo ingabbiati in un limbo
dove non c'è sole nè neve
solo una distanza enorme,
tra me ed il tuo cuore
che mi fa smarrire ancor più
sotto un cielo nero...
e mi manchi e poi già non ti voglio più parlare
fa freddo ma non piove...F.F.
La pazienza , la mia per quel all'arrivo improvviso o mezzo ritorno...è l'inganno di un 'anima che ti ha perso, ma non se ne vuole avvedere...
Ha perso la ragione per cui valga ancora la pena fissare il sole, e ciascuna delle nostre stelle di sera, e poi ancora dar da mangiare alle primule e alle viole di quel giardino immaginato dai tuoi occhi così fissati dentro ai miei, nella speranza di poter continuare, rincominciare, o capire un cammino appena intrapreso...F.F.

sabato 21 aprile 2012

Resoconto Conferenza -Stampa del Festival di Giulianova




Si apre circnodato da un alone di incanto il "piccolo" Festival Nazionale della Letteratura che, dal 23 al 28 aprile, si svolgerà a Giulianova. C'è sempre stato un filo, invisibile ai più e ben chiaro ad alcuni studiosi in materia, la la letteratura di valore nazionale e la città adriatica. Si legge, infatti, in una nota dello storido Sandro Galantini e poi riportata dal sindaco Francesco Mastromauro che, "in occasione del Convegno del sindacato nazionale degli Scrittori, nel maggio 1966, vennero a Giulianova, alcuni tra i più eminenti protagonisti della letteratura italiana, come Giacomo DEbenedetti, Luigi Pirandello, e ancor prima Pier Paolo Pasolini, il quale ebbe modo di ricordare la sua venuta nella nsotra città, con una notazione riservata anche al celebre brodetto, in Romanzi e racconti 81946-1961)". Da quegli anni, Giulianova ha visto spiccare il volo a tantissimi dei suoi autori emergenti, così come l'Abruzzo, ed alcuni di questi autorevoli nomi di scrittori, poeti e giornalisti saranno tra gli ospiti del Festival. " Il nostro piccolo Festival vuole rappresntare un punto d'incontro tra tutte le generazioni di giovani scrittori ma soprattutto di lettori", spiega Leonardo Nodari di Società Civile, " senza la spettacolarità classica di questi eventi, ma in modo informale, quasi confidenziale. Un polo dove gli scrittori possano confrontarsi con se stessi e con il pubblico". Infatti (come avrete modo di leggere nel programma), molte presentazioni ed incontri con gli autori si svolgeranno all'interno degli istituti superiori giuliesi, ovvero al Liceo Scientifico "M.Curie"e gli Istituti  "Crocetti Cerulli". " Il Festival sarà anche una vetrina per gli autori di casa nostra", spiega Patrizia Di Donato presidente della manifestazione, " visto che nelle librerie, solitamente, questi scrittori vengono inseriti nell'ultimo scaffale e ci è difficile scovarli. Invece, il nostro intento è all'incontrario, sapere e conoscere, e magari appassionarmi a ciò che scrive il mio vicino di casa o q auello della città affianco". Tra gli ospiti che da lunedì 23 a sabato 26, calcheranno i "palchi letterari" del Festival, figura anche lo scrittore Giovanni D'Alessandro, autore di libri di fama nazionale, tra cui "Se un Dio pietoso" (Donzelli 1996), "I fuochi di keit" (Mondadori 2005), "La Puttana del tedesco"(Rizzoli) con cui si aggiudica il Premio Internazionale Fenice Europa 2007. E poi  Il terremoto aquilano spinge D'Alessandro a raccogliere, assieme al fotografo Stefano Schirato, parole e immagini dedicate a L’Aquila nella sua ultima pubblicazione "Sulle rovine di noi", con la casa editrice San Paolo.

Programma previsto per lunedì 23 aprile
Ospiti al Liceo Scientifio "Curie" la scrittrice Federica Ferretti e il giornalista Oscar Buonamano

Il Festival si aprirà, lunedì 23 aprile, all'interno della sala convegni"G.B.Rubini" del Liceo Scinetifico "M.Curie", dopo i saluti di rito affidati agli assessori Nadia Ranalli e Nausicaa Cameli, rispettivamente alla Cultura e alla Pubblica Istruzione, con le presentazioni dei volumi "Il Canto del Cigno Rosso" della scrittrice e poetessa Federica Feretti alle 9 e 30, mentre alla 11 sarà la volta del critico letterario e giornalista Oscar Buonamano che presenterà il libro "Libertà" di Jonathan Franzen.

venerdì 20 aprile 2012

..lascia che riposi dentro al tuo silenzio, così, come una bambina che ha smarrito ogni senso,
accarezzami il manto d'ebano e la labbra d'Africa contaminata d'occidente
accarezzami la mia anima sofferente
e shhhh, non parlami fino a che non mi sarò addomentata.
Lì neppure il demone del mio sentimento, per noi, riuscirà a darmi tormento...F.F.
...ma perchè il tuo amore mi distrugge a tal punto?
Quando non mi posi il tuo sguardo dentro al mio,
io smetto di volare, e precipito qui, a terra, tra la nebbia ed il fango di giornate lontane, quando il tuo profumo era un sogno che mi faceva agonizzare,
e la bellezza delle tue mani
un miscuglio di pennellate di un pittore impazzito di bellezza...F.F.
Ho paura quanto ti parlo
che il tempo non si fermi dentro al tempo
e che tu possa andare via
quando io ne avrei più bisongo
tra le nebbie di una giornata
semi-estva
che si ostina a giocare con la sua luce
e a parlare il linguaggio delle foglie autunnali
in mezzo al suo agosto.
Ma io ti parlo ancora
tra il fogliame disseccato
del giaciglio imporvvisato
della scorsa primavera,
della bellezza di un'emozione,
del parallelo grigiore di una sensazione
e ora che ti nascondi ai miei occhi di fuoco
io resto lì, ad aspettarti,
con l'anima anora spogliata.F.F.
...io vivo solo ascoltando il rumore dei tuoi passi nella mia anima.F.F.
..ci sei,
ci sono
dentro alle nostre interminabili giornate,
dentro a tutto ciò che tocchi,
tocco,
dentro la pioggia
che bagna di nuovo
il nostro umile cuore,
E ci lascia lì,
a guardare lontano,
il futuro,
che si affaccia sulla mia e sulla tua vita...F.F.
Il cigno rosso è lieto di poetare per il mondo...non solo per tutto il mondo che deciderà di starlo ad ascoltare...ma per gli indifferenti...è l'indiffernza che un poeta deve sconfiggere ogni giorno...l'indifferenza di fronte all'amore...F.F.
..non smetterò per nulla al mondo di amarti...
ma tu non chiedermi di raccontartelo,
perchè questo sentimento scorre, amore, scorre
come la giovinezza
che diventa vecchiaia dopo che l'hai promunciata. F.F.
Amore io non ti so dimenticare ancora, per quanto io non sia la cosa migliore che la vita ti potrebbe regalare, nè ciò che tu meriti...io sono piena di un dolore che assomiglia a quello del deserto che brucia di giorno e gela la notte, dove non c'è una possibilità di mediazione di stabilità di convizione che tutto si potrebbe allietare o sistemare...perchè io, amore, sono fatta di gocce di rugiqda che s'asciuga troppo in fretta sulle tue labrbra di mare e sole o... più semplicemente, non ti solo scalare, mia montagna? F.F.
...e se te ne vai, non ci sei mai stato
ad abitare questa casa che non sarebbe mai stata angusta,
se solo tu avessi voluto...F.F.
..non t'illudere: non saprai mai amarmi più di ciò che ho già fatto io, che abitavo la tua anima molto prima che tu mi riconoscessi...F.F.
..quando il cielo d'Abruzzo si racconta, nascono gocce di rugiada che bagneranno indelebili i vostri cuori...la Sinfonia delle tre stelle sta arrivando, un 'altra emozione firmata Rupe Mutevole Edizioni...F.F.
Non sono più così sicura che
ti voglia viaggare affianco
ma prefirei piuttosto lasciarti
definitvametne andare
e che tu smettessi di inseguirmi
a tutte le ore
per trovarmi nello stesso punto in cui mi avevi lasciata
davanti a te
ad affrontare il mondo
ad assorbirne ciascun male
a filtrarne ogni odore
sapore
tutto ciò che ti può far intristire.
Ma a cosa può serivre
camminare al tuo fianco
ormai sfibrata
per un sentimento
così totale
che annienta tutto ciò che non è in grado di concepire,
anche te
che non hai mai capito niente,
misero mortale...F.F.
Ciò che m'affascina di te
è la mancanza di argini per l'amore
che nutri per me,
che straborda dalla tua anima e mi invade,
e mi abbraccia e mi lascia, poi, inerte,
dopo battagia persa e vinta al contempo
nel giardino della conoscenza,
dove abbiamo scoperto il nostro sentimento,
ed il suo dolore dopo la partenza.F.F.
Raccontami
soltanto
del colore dei tuoi occhi
il giorno che hai capito di amarmi...F.F.
...com'è potuto accadere che ci siamo trovati?
e ora, a chi toccherà andarsene per primo?...F.F.
Danzo sul cristallo dei tuoi occhi,
e sono felice di una felicità che ti assomiglia,
è la tua riflessa nei miei occhi...
e allora non parlare ma vivimi in ogni minuto,
danziamo insieme nei tuoi ochi di cristallo,
dove annegherei se non mi amassi come mi ami,
ed io, altrettanto,
aggrappata ai brandelli della nostra anima...F.F.
Ciò che ci lega è molto più forte di ciò che ci divide...F.F.

Venite a leggermi a pag.5...

http://goo.gl/TEwxm

Una donna eccezionale...

http://oubliettemagazine.com/2012/04/19/stop-testimonianza-di-una-vittima-di-stalking-libro-di-eleonora-giovannini/#ixzz1sTTeckXh

Sinfonia delle tre stelle...quando il cielo d'Abruzzo si racconta...

Ci siamo, il Cigno Rosso è in nuova uscita con le sue straordianarie conterranee,
Patrizia Di Donato e Azzurra Marcozzi
in un'Antologia che vi commuoverà fin dentro all'anima, 
perchè quando il cielo d'Abruzzo si racconta,
 nascono gocce di rugiada che bagneranno indelebili i vostri cuori...

Il Cigno Rosso inaugurerà il Festival della scrittura di Giulianova...

Sta per essere inuagurata una manifestazioene letteraria che è già un cult nella storia culturale d'Abruzzo...
E così, a me l'onore di inaugurarla....
Programma.
 il   23 Aprile prossimo presso il  Liceo Scientifico “Marie Curie”
 sala convegni “G.B. Rubini” dopo i Saluti Ore 9.15 di Nadia Ranalli assessore alla Cultura Comune di Giulianova e Nausicaa Cameli  assessore alla Pubblica Istruzione Comune di Giulianova
Ore 9.30
Federica Ferretti
scrittrice e poetessa
direttore editoriale Edizioni Rupe Mutevole
presenta il libro
Il Canto del Cigno Rosso
Ed. Rupe Mutevole
Il tutto allietato dal musicista Lorenzo Piccioni

Lorenzo Piccioni nasce a Giulianova (TE) nel 1979.
Inizia in giovane età il suo percorso musicale, si diploma a pieni
voti in chitarra moderna a Firenze, sotto la guida del M°Giovanni
Unterberger e segue corsi di perfezionamento e specializzazioni nei
vari stili con musicisti nazionali ed internazionali.
Nell’ottobre 2001 fonda a Giulianova (TE) l’Accademia Musicale
PROGETTO CHITARRA.
All’attività didattica affianca un’intensa attività concertistica e
partecipa annualmente a diverse manifestazioni musicali, dove si
esibisce come solista o dividendo il palco con grandi artisti.
Nel Maggio ’09 ha presentato ufficialmente, in occasione
dell’Acoustic Guitar International Meeting di Sarzana (SP), il
suo primo Cd con 13 brani inediti: “Lorenzo Piccioni – Acoustic
Guitar Solos” prodotto da Goya-Italy Guitars.
Nel Dicembre’10 pubblica il libro (con CD): “LA CANZONE
POPOLARE – Un libro da leggere, ascoltare, suonare” con la
Galaad Edizioni, collana Musica e Cultura, dove si analizzano 18
canti italiani e stranieri più una composizione originale attraverso
le notizie storiche, i testi, gli accordi, le linee melodiche e gli
arrangiamenti per chitarra fingerstyle.

mercoledì 18 aprile 2012

Non perdomarmi,
e non tanto perchè io,
non me ne farei più niente del tuo amore,
ora, dopo tutto questo tempo,
dopo tutta questa lentezza che mi ha avvolto
e ti ha consumato e ti ha peggiorato
e a me, invece, abbellita...
in fondo siamo sempre stati
l'uno la copia dell'anima dell'altra...
e rincollare ciò che non si è mai rotto,
neppure incrinato...
sarebe da folli,
più ancora che decidere
di lasciarsi di nuovo amare da te,
nei cui occhi continuo a specchiarmi,
anche adesso,
anche a distanza,
dopo tutto questo tempo,
e la lentezza,
ed un amore che era l'amore mio
per la fotocopia della mia anima sola. F.F.
In prossima uscita nell'antologia a tre voci abruzzesi per le Rupe Mutevole Edizioni....restate con noi...
Io ho guardato troppo lontano dai miei piedi, sulla corda che tendevo per restare in equilibrio, tra me ed il senso di te, appoggiato sul mio petto...ed ora, la corda si è infranta, ed io, sono caduta ai tuoi piedi...curerò le ferite di un'anima come la tua
che è a sua volta avvinta dalla mia, imbrigliata nel mio sguardo, in cui leggere il futuro.F.F.
Non si può rimettere insieme, ciò che in fin dei conti non è stato mai separato.F.F.
..sai perchè non l'ho capito?...perchè era tutto troppo evidente, e la bellezza, quando non ci sei abituato, ti spaventa...temi di non esserne all'altezza, di non riuscire a ricambiare, di non saper amare con la medesima intensità...temevo di rivelarti che sei la cosa più bella che mi sia mai capitata...e che forse, mi capiterebbe ancora...ma non farmene una colpa, se mi hai accecato con una luce a cui dovevo abitarmi, semplicemnte perchè ho vissuto, fino all'altro ieri, nella più completa oscurità..ma questo non significa che non ti ami, a modo mio, quello dei pittori senza pennelli e senza tela, ma con ciascuna delle immagini ben nitide in testa.F.F.
Io ti parlo, di tutto e niente,
di ciò che ieri ho mangiato a cena,
della lunghezza del giorno e della notte,
e poi ancora giorno, senza che ti abbia potuto sognare,
di ogni angolo della mia vita che avresti avuto voglia di esplorare
e ti parlo di quel mare in cui mi è sembrato di ritrovare i tuoi occhi
ed il tuo sapore
e di tutto ciò che mi sembra inutile,
senza condividerne il tuo calore.
Io ti parlo, ed il vento mi ascolta, e la pioggia mi bagna
e tu sei dentro al vento e alla pioggia,
da quando ti sei addormentato,
senza preavviso, mentre io avevo ancora bisogno di te,
di ridere ed urlare, di piangere e poi gioire,
e di raccontarti quanto sia tutto inutile,
da quando ti sei addormentato, senza preavviso...F.F.
..e tra la terra ed il cielo..ci siamo noi...F.F.
..è giunto il tempo della felicità...il profumo della felicità è il tuo, mischiato con il mio.F.F.
...ora che ci siamo trovati,
tutto il resto non potrà più
avere un senso.
Ho scelto di sorreggere
il solo peso
del nostro sogno...F.F.
Ascoltami...
ma, tu, resta in silenzio,
però, giacchè tocca a me
descriverti il rumore che emette ogni cosa
sfiorata dal tuo sguardo,
mentre io ti sono accanto,
fino a che non avvolge anche me...
me, che divento terra, acqua e cielo
e null'altro che un tipido respiro,
il tuo che giunge sino a me...
ecco, la pioggia mi lava il viso e le mani ed i piedi,
e gli occhi
mentre io piango guardo te,
ed il tuo futuro al mio fianco,
e la bellezza delle prossime notti,
ad ascoltare la nostra vita che si fonde nell'universo...F.F.

...Noi, non abbiamo bisogno di parlare
perchè riposiamo l'uno nell'anima dell'altra,
d'estate, d'inverno, con la pioggia o il sole...
chi ci potrebbe separare?
Neppure la morte,
perchè siamo già anima
l'altra per l'uno...F.F.
.ed io, ora che sono al tuo fianco,
non ho nient'altro al mondo....
sei tu la mia ricchezza,
l'unica risorsa, e fonte, e bellezza...
ed io, per te, sono il manto d'ebano
che agonizzavi nelle tue notti senza luna...F.F.
Il mio amore per i treni è diventato sviscerato, ne vedo uno ovunque: ieri, ne ho sognato uno anche in mezzo al mare, e mi portava da te, da te che mi abbracciavi ed era tutto del colore dei tuoi occhi...F.F.
La notte mi culla,
mi è compagna la notte,
la notte è mia amica,
amo la notte,
che ha ancora i tuoi occhi,
ed il tuo profilo,
il tuo naso e la tua bocca...
e mi accarezza,
come un tempo,
amore, le tue braccia.
Dimmi, ora, che colore ha il tuo cielo...
è sempre giorno, è grigio o colorato?
Amo la notte, amore,
che ti assomiglia,
illudendomi che tu non ti sia
mai addormentato...F.F.

sabato 7 aprile 2012

Nous sommes près et de loin
nous sommes les deux moitiés de la même pomme
qu'aucun d'eux est capable de mordre
nous sommes ce que nous n'aurions jamais dit,
que nous n'aurions même pas imaginé,
Nous sommes au-dessus des cieux;
dans le cadre de ce
aucun homme n'a encore réussi à découvrir,
parce que la vit notre amour,
encore invisible pour les yeux de l'homme
qui nous condamne à nouveau et nous racheter,
et tout semble disparaître
puis les réapparaît un
la vie des autres,
en une matinée qui ressemblait à un si grand nombre,
mais il devient le premier d'une nouvelle série, nous avons passé ensemble ....
il faut du courage et je vais leur demander,
jusqu'à l'aube de nos jours,
qui persiste à ne pas se produire, ou peut-être nous connaissons déjà, sans le savoir,
l'écart les uns des autres ...F.F.
Siamo vicini e lontani
siamo le due metà della stessa mela
che nessuno dei due riesce a mordere
siamo ciò che non avremmo mai detto,
ciò che non avremmo neppure immaginato,
siamo sopra il cielo,
come parte di quello che
nessun uomo è riuscito ancora a scoprire,
perchè lo abita il nostro amore,
ancora invisibile agli occhi umani
che ci condanna ancora e poi ci redime,
e tutto sembra svanito
e poi l'uno riappare
nella vita dell'altra,
in una mattina che sembrava come tante,
ma che diventa la prima di una nuova serie trascorse insieme....
ci vuole coraggio ed io te ne chiedo,
fino al'alba del nostro gionro,
che si ostina a non sorgere, o forse lo stiamo già vivendo, inconsapevolmente,
l'altra lontana dall'uno...F.F.

Venite a trovarci..scoprirete che...

http://www.rupemutevoleedizioni.com/

mercoledì 4 aprile 2012

Io sono per Te...

Io sono per te
la coincidenza di un mattino
di annoiata pioggia estiva,
ad un incrocio
mi hai guardata,
fissata a lungo
nei miei occhi di carta pesta,
di bambola
dall'anima
stropicciata
tra le mani
di un destino insorto
contro il suo stesso destino.
E la vita ha rincominciato a fluire
nelle tue vene di uomo
mai stato immortale,
ma oltremodo
fragile e debole,
avvinto
nella tenerezza di un sogno,
concretizzato
tra le pieghe delle mie tristi parole.
Ecco io sono forse il tuo detino
di immortalità tra le mie braccia appassite
dal peso di giornate invernali
che le hanno ingrigite.
Quale, il prezzo da pagare?
E chi ci salverà da noi stessi?
Me e te da un destino di abnegazione,
sacrificio d'amore
da rinnovare quotidianamente
per sconfiggere la tentazione
di lasciarmi andare
piuttosto che sopportare
il peso del nostro sguardo
di carta pesta al mondo. F.F.




L'Amore che emoziona, che toglie il fiato, che non fa dormire.
L'Amore, che ti coglie all'improvviso, ti prende e stordisce, e tu, non sei più capace di ragionare,
uscire o più semplicemnte mangiare senza averlo interpellato
e poi, invitato al tuo frugale pasto,
alla tua passeggiata immaginaria, accanto al suo cuore.
L'amore, che entra nella tua esistenza in un mattino che sembrava come tanti altri,
senza averne chiesto il permesso e lì rimane,
fisso per tutto il tempo che a te  rimarrà d'essere vissuto,
nell' incanto di quel momento,
che ha creato un vuoto,
un abisso nella tua memoria,
in cui sguazza allegramente,
anche se ti avrà lasciato.
L'Amore che non chiede permesso per ferire, urlare,
e che strepita, umilia,
che ti insulta per un nonnulla,
l'Amore che allontana persino l'aria
che ti ha osato sfiorare
e quello che ti vuole esclusivamente possedere.
L'Amore delle case disabitate,
durante l'estate.
L'Amore che ti apre le braccia
dopo ogni volta che tu ti sei sentito stanco.

L'Amore delle giornate lunghe e disperate.
L'Amore degli attimi  felici.
L'Amore delle panchine vuote.
L'Amore che genera le grida dei bambini in strada.
L'amore che provi ogni volta nel pronunciare il nome del tuo amore.
L'amore che ti racconta come si è innamorato.

L'amore degli amanti, che, invece, ha  paura di sapere,
che forse, non potrà mai trattenerti,
ora che ne ha bisogno,
ora che tu ne hai necessità,
per sempre,
al suo fianco, così come lui, al tuo,
o che tu sia stato già rapito da altri occhi
o che tu abbia smesso di amarlo
nello stesso disperato modo in cui è cominciata...
...ha paura di scoprire
che tu sia ormai lontano,
che lo odi
che lo rinneghi
che non lo voglia più baciare
che non lo voglia più trattenere
che non lo vuoi più rincorrere
che non lo vuoi più lambire
che semplicemente lo ami ancora
ma quell'amore  non è  abbastanza cambiato da riuscire
a soddisfare la tua sete di affetto
di attenzioni
di illusioni
la bellezza dei tuoi occhi
delle tue mani
di un'anima che non sa più dimenticare...
...ma tutto questo significa già morire...
..stamane, amore, io quasi cadavere,
ho deciso di tornare a trovarti
aprimi,
ascoltami,
sono fradicia perchè ho dovuto affrontare
ogni tempo,
ogni tormento
il vento mi ha strappato le vesti
il sole mi ha bruciato le ali...
...ecco amore, ho sete,
una sete maledetta
delle tue indelebili labbra...
...e se mi vedessi ancora piangere,
sarà davanti al grano maturo
che avremo guardato insieme
crescere sulla sponda della campagna ancora addormentata,
sotto i temporali estvi e sentimentali di lunghe giornate annoiate.
Avremo resistito anche noi a tutto il male
che circonda il nostro incedere
e gli incendi che, dolosi,
abbiamo provocato,
ogni dissapore, ogni livore del corpo
come della mente.
Mi specchierò allora nei tuoi occhi etu nei miei,
quel giorno, rincominciando
ad aspettare che il grano imbiondi.
Ma se tu avrai la pazienza di irrigare
la mia anima assetata della tua quiete,
tutto questo tempo, non sarà trascorso invano. F.F.
Vienimi a trovare quando avrò smesso d'aspettarti,
con il tuo fiore d'amore
tra le mani che scintillerà
come un diamante...
allora i mei occhi riusciranno ad intravederti
tra le lacrime di gioia e disperazione
che sarà presto un lontano ricordo.
Vieni e resta per un giorno infinito,
dove il tempo si sarà fermato,
ed io avrò smesso d'invecchaire,
e tu di rimproverare
la mia assaenza dal tuo cuore...F.F.

martedì 3 aprile 2012

Non chiedermi di rompere
il voto del silenzio che ho fatto a Dio,
perchè tu possa essere felice,
con me o senza me,
in ogni angolo della terra,
con me o senza me,
perchè i tuoi occhi possano ridere,
con me o senza me...
Anche se so che potresti amarmi come il sole
con la sua terra, ma io voglio che tu possa essere felice...
senza di me, o con me,
che ti amo ogni notte di un amore infinito
che ti sfiora da lontano i tuoi begli occhi.
Ma il tempo della mia vita è breve,
si asciugherà come la rugiada durante il giorno,
ed io voglio che tu sia felice,
pure quando non ti potrò curare
ciascuna delle tue ferite di guerriero.
Ma nell'aria che rifiorisce,
amore, lasciati accarezzare
dal mio sentimento purissimo,
che profuma del mio cuore
appoggiato sopra al tuo.F.F.
..e capire che la tua anima
confluisce inevitabilmente nella mia,
nonostante ogni ritardo, idugio, freno, dilazione del tempo,
di ogni ora, di ogni secondo...io e te,
fino a quando la mia anima non sentirà di fuggire altrove,
ed tu non sarai più in grado di inseguirla...F.F.
Amore, stamane,
appena sveglia,
con i capelli che
profumano ancora di sogno
sognato sul tuo cuore,
sono pronta ad incontrarti
per le vie del nostro sentimento,
che è triste, e stanco
ed insieme incantato,
di un canto d'amore
mai dimenticato...F.F.
..e capire che comunque, nella giornata, nell'intero arco delle 24 ore, non si può fare a meno di ricordarsi, di cercarsi, di reinventare un futuro più o meno prossimo, in cui l'uno possa camminare affianco dell'altra, senza rischiare di inciampare dentro se stesso, dentro a ciò che vede negli occhi della sua donna, un amore meraviglioso, che non appartiene alla terra, ma neppure al cielo, per cui bisogna cioè pensare un altro, ben più prezioso, scrigno....F.F.

domenica 1 aprile 2012

..ed infine, ci siamo trovati...
perchè, le anime gemelle, devono ricongiungersi, devono:
solo allora, nasce un'altro astro, la cui luminosità, indicherà la via ad altri amanti ancora in cammino, come noi, fino a poco fa...F.F.