mercoledì 25 aprile 2012

Non fermarti a parlare di me, stanotte,
alla strada su cui non smetti d'inciampare
quando nelle pozzanghere ti sembrerà d'intravedere
il chiarore della mia anima di nuovo abbarbicata alla tua.
Non fermarti a ricordare la bellezza delle mie parole
in cui sei rimasto un giorno impigliato.
Non fermarti a chiedere alle tue mani
cosa si siano lasciate scivolare via
il rumore di giorni lontani o la tenerezza della tua ipocrisia.
Ecco, amore, io ti ha restituito al mondo,
alla normalità delle giornate estive che stanno arrivando
io ti ho restituito la tua ipocondria,
a ciascuna delle tue debolezze
io ti ho restituito una vita che io non sono riuscita
a ricolmare, di ciascuna delle identità minime, di povero minimo cuore che non ha saputo urlare più forte di un sussurro quanto io ti abbia amato...F.F.

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