mercoledì 18 aprile 2012

Io ti parlo, di tutto e niente,
di ciò che ieri ho mangiato a cena,
della lunghezza del giorno e della notte,
e poi ancora giorno, senza che ti abbia potuto sognare,
di ogni angolo della mia vita che avresti avuto voglia di esplorare
e ti parlo di quel mare in cui mi è sembrato di ritrovare i tuoi occhi
ed il tuo sapore
e di tutto ciò che mi sembra inutile,
senza condividerne il tuo calore.
Io ti parlo, ed il vento mi ascolta, e la pioggia mi bagna
e tu sei dentro al vento e alla pioggia,
da quando ti sei addormentato,
senza preavviso, mentre io avevo ancora bisogno di te,
di ridere ed urlare, di piangere e poi gioire,
e di raccontarti quanto sia tutto inutile,
da quando ti sei addormentato, senza preavviso...F.F.

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